Dopo venti anni la Coppa Italia ritorna nelle mani dell'Olimpia Milano
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Nel tripudio televisivo con Giorgio Armani che alza la Coppa Italia, l'Olimpia Milano ha bisogno di un giocatore appena recuperato da un grave infortunio, lasciando due possibili protagonisti come Batista e Barac in tribuna, per riportare in bacheca un trofeo che le mancava dal 1996. Pino Sacripanti, che appena un mese fa aveva conquistato l'ottavo posto in classifica e quindi la qualificazione, va vicino al clamoroso ribaltamento con l'ultimo roster formatosi l'estate scorsa. Paga il cattivo approccio alla partita dei suoi giocatori, quell' 11-21 con cui si chiude il primo quarto e che diventa una corsa ad handicap quando hai di fronte una squadra fisica (47/37 a rimbalzo) che trova molti secondi tiri dai 19 rimbalzi offensivi. Il migliore in campo è l'irpino Nunnally (con anche 7 falli subiti), ma come regola vuole la palma dell'MVP va a un giocatore dei vincitori. Che è anche l'unico in campo a poter gioire del personale back-to-back, in quanto Rakim Sanders aveva vinto l'edizione 2015 della Coppa Italia con Sassari.
La cronaca: Coach Jasmin Repesa va con il quintetto piccolo, usando Rakim Sanders da ala forte su Leunen e con il compito di aprire il campo in attacco. Sanders parte con una tripla e una schiacciata a rimbalzo d’attacco. Jenkins segna cinque punti frontali e l’Olimpia prova a rispondere ai canestri iniziali di Cervi e Acker, scappando sul 12-4 e obbligando Coach Sacripanti al primo time-out. La difesa dell’Olimpia sporca i tiri di Avellino, ne tiene basse le percentuali, ma l’attacco capitalizza poco perché anche le medie di Milano non sono altissime. Kalnietis in entrata firma il più 10, sul 18-8. La risposta di Avellino è una tripla di Veikalas. Kalnietis mette un libero, poi Simon con un jumper dall’angolo chiude il primo quarto sul 21-11 Olimpia. Il vantaggio massimo lo firma due volte Macvan a quota 12, prima con un jump-hook e poi con la tripla con la quale risponde al canestro da tre di Ragland. Poi a Simon fischiano un tecnico per proteste che Avellino trasforma in un possesso da tre punti complessivi. Lafayette da tre risponde ma nel secondo quarto l’esecuzione offensiva della Sidigas è migliore. Cinciarini e poi Simon con la sua caratteristica entrata allungano ancora a più 12 ma James Nunnally prima segna da tre poi completa un gioco da tre punti e firma un 6-0 solitario che ricuce a meno sei prima che Cinciarini metta la tripla e induca Sacripanti ad un nuovo time-out. Alla ripresa Acker prende il terzo fallo di Simon. Poi Nunnally su una stoppata fallosa di Cerella accorcia a meno quattro. McLean strappa un rimbalzo su errore di Cerella dall’arco e completa un gioco da tre punti. Ma fa lo stesso Giovanni Pini dalla parte opposta prima di un canestro di forza in entrata di Kalnietis. Macvan con un buzzer-beater a rimbalzo chiude il primo tempo sul 43-36 Olimpia.
IL SECONDO TEMPO - L’Olimpia schizza a più 10 con una schiacciata lungolinea e una tripla di Macvan. Ma Nunnaly prende falli, poi Acker ruba palla, va a canestro e riduce a meno quattro. Sanders risponde con una tripla. Macvan a rimbalzo d’attacco ripropone nove punti di vantaggio per l’Olimpia. Poi tornano 10 sulla tripla dall’angolo di Jenkins che vale il 60-50. Ma Avellino è dura, sfrutta il bonus bruciato presto dall’Olimpia per piazzare un 5-0 con due liberi di Ragland. Il terzo periodo finisce 60-55 per l’EA7. Sanders attacca il quarto cin due liberi, una rubata e schiacciata. Avellino resta aggrappata usando la taglia di Buva vicino a canestro. McLean però strappa due liberi giocando uno contro uno, subito dopo schiaccia un pick-and-roll con Lafayette. L’Olimpia riprende 11 punti di margine sul 68-57, con 7’21″ da giocare. Poi 14 su una tripla di Sanders che segue una rubata di Kalnities in anticipo su Buva. Il divario si apre a quota 17 su un lungolinea di McLean. Avellino non molla, all’Olimpia viene un po’ di ansia, scatta un 7-0 e si ritorna a soffrire sul più 10, 78-68. Repesa chiama il time-out. Il canestro di McLean da sotto sembra quello della staffa ma Nunnally segna da tre poi ruba anche palla. Il suo tiro è affrettato e sbagliato. L’Olimpia entra nell’ultimo minuto con nove punti da gestire. L’errore di Lafayette dall’angolo è il rimbalzo di Sanders che non produce punti ma permette di mangiare minuti al cronometro.
EA7 EMPORIO ARMANI MILANO – SIDIGAS AVELLINO 82 76
Milano: McLean 15, Lafayette 3, Gentile ne, Amato ne, Cerella, Kalnietis 5, Macvan 14, Magro 2, Cinciarini 10, Sanders 17, Jenkins 8, Simon 8. All: Repesa
Avellino: Norcino ne, Ragland 8, Green 1, Veikalas 5, Acker 9, Leunen 3, Cervi 8, Severini, Nunnally 25, Pini 4, Buva 13, Parlato. All: Sacripanti