Europei: ci siamo, ma molti sono gli assenti
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(Sandro Spinetti) - Mercoledì 4 settembre 2013 avrà inizio il XXIII* Campionato d’Europa di Basket in quel di Slovenia, con l’Italia che, dopo qualche “giro a vuoto”, è nuovamente ai nastri di partenza per “diritto acquisito” sul campo e non per un gentile “ripescaggio” a tavolino.
E’ un Campionato già segnato da diverse assenze importanti, alcune che riguardano anche formazioni pretendenti al Titolo, altre che interessano squadre meno quotate, una su tutte, per numero e qualità degli assenti, l’Italia.
Alla defezione Gallinari, si sono aggiunte per strada quella di Bargnani, quindi di Hackett, di Mancinelli ed infine di Gigli: un intero quintetto e che quintetto ! Giocatori che avrebbero concesso agli Azzurri notevoli chance di arrivare tra le 4 migliori d’Europa !
La grande fiducia che permeava il Clan Azzurro e tutti gli appassionati di basket, certi di aver ritrovato un’ottima Nazionale, si è ora trasformata in perplessità, fatalismo e rabbia, lasciando posto ad un umano sconforto; complice anche qualche prova di avvicinamento non certo positiva (Torneo dell’Acropolis) e le affermazioni di Pianigiani: "L’Italia ? Noi siamo questi”.
Certo che con tutti gli effettivi l’Italia sarebbe stata più che un outsider di lusso e la proiezione verso i quarti ed anche le semifinali non sarebbe apparsa una presunzione, ma un potenziale e concreto valore e pretesa della nostra squadra.
Ora che abbiamo convocato anche i….riservisti con il recupero di Magro (ma Polonara o Ress?) e la conferma di Poeta e Vitali, dobbiamo “strizzare” cuore e cervello e cominciare a pensare a tattiche, miscele ed alchimie, perché il “normale” (pick and roll, tiro da 3 e difesa ad uomo aggressivo) non saranno sufficienti per passare il turno e meno ancora per guardare più avanti.
Ipotizzando questo “starting five” : Belinelli, Datome, Cusin, Cinciarini, Melli, con Aradori, Gentile e Diener pronti all’uso e gli altri utilizzati tatticamente, con speciali opzioni difensive e lavoro di spalla offensiva per i nostri tiratori, l’Italia dovrà contare sul coraggio, sulla volontà e per una volta almeno, sulle ...invenzioni in entrambi i lati del campo.
Non abbiamo peso (il solo Cusin), non abbiamo centimetri (a confronto di molti) e non abbiamo alcuni big (qui pareggiamo con altri), ma abbiamo un rinnovato “spirito azzurro”, una gran voglia di esserci e di farsi valere, componenti e motivazione che spesso fanno superare insormontabili ostacoli.
Il nostro Girone di qualificazione non è assolutamente agevole, con Russia (pressocchè al completo), Turchia (Tanjevic) e Grecia (Trinchieri) che si opporranno ai nostri … “bersaglieri”; lasciando a Finlandia e Svezia di fare qualche sgambetto ed aiutare i più….coraggiosi.
Sta ora al Cittì, certamente avvilito e forse un tantino depresso, di tirare fuori il coniglio dal cilindro e fare qualche magia che ci riporti tra le migliori d’Europa o comunque che faccia vedere a tutti che il nero (olimpiadi) ed il grigio (mondiali), possono presto tornare ad essere un bellissimo AZZURRO.